PENSARE COME UNA MONTAGNA | Agostino Iacurci

GAMeC, Bergamo. 6 Ottobre 2024 - 19 JGennaio 2025

Pensare come una montagna è un programma culturale diffuso che nel biennio 2024-2025 coinvolgerà, oltre agli spazi museali, il territorio della Provincia di Bergamo, dalle zone prealpine ai paesi delle valli bergamasche, fino ai parchi urbani del capoluogo e dei Comuni della pianura.

Intento del progetto è creare un percorso di condivisione di esperienze artistiche per riflettere sui temi della sostenibilità e della collettività, oltre ad avviare un dibattito sul ruolo dell’istituzione artistica nel contesto locale, alla luce della prossima apertura della nuova sede del museo.

“Pensare come una montagna” è un’espressione coniata dall’ecologo e ambientalista americano Aldo Leopold nel suo libro A Sand County Almanac (ed. it. Piano B), una raccolta di riflessioni sulla natura pubblicata postuma nel 1949 e nata dall’osservazione della terra attorno alla sua casa di Sauk County, nella campagna del Wisconsin.

Gli artisti Marta Cuscunà, Gabriel Chaile, Yesmine Ben Khelil e Agostino Iacurci insieme alle comunità di Casnigo, Vertova e Bergamo sono stati i protagonisti dell’apertura del nuovo ciclo di Pensare come una montagna, tra performance teatrali, installazioni, opere video e uno speciale Bread Baking Party.

Giovedì 3 ottobre, il teatro liberty di Casnigo ha ospitato la performance Alleanze multispecie. Fantascienza, femminismi e creature più-che-umane di Marta Cuscunà, che ha condotto gli spettatori in un viaggio immaginifico che condensa le riflessioni sul futuro del pianeta Terra e che esplora le interconnessioni tra specie e ambienti, mettendo in luce le relazioni tra le forze naturali e le azioni umane.
Sabato 5 ottobre, lo staff della GAMeC ha accompagnato il pubblico in un tour tra Bergamo e Vertova: il percorso ha avuto inizio in museo, con la visione dell’opera video En Ausencia di Caterina Erica Shanta per la sedicesima edizione di Artists’ Film International e della mostra collettiva Opere da “Il Parlamento delle Marmotte”.
E’ seguita la visita all’Orto Botanico di Città Alta, per ammirare l’installazione pittorica Rien ne pourra nous separer / Niente ci potrà separare di Yesmine Ben Khelil nel giardino d’inverno e l’installazione luminosa Dry Days, Tropical Nights di Agostino Iacurci nella Polveriera Superiore.
Infine, il Circolo degli anziani di Vertova è stato animato da uno speciale Bread Baking Party con l’attivazione dell’opera-forno dell’artista Gabriel Chaile, nel contesto di una serata all’insegna della condivisione e del recupero delle tradizioni.

 

AGOSTINO IACURCI
Bergamo, Orto Botanico Lorenzo Rota / Polveriera Superiore
Dry Days, Tropical Nights
Installazione site-specific
6 ottobre 2024 – 19 gennaio 2025

La pratica di Agostino Iacurci (Foggia, 1986) attraversa la pittura, la scultura, il disegno: media diversi che l’artista integra e articola in installazioni stratificate, opere dalle forme sintetiche e policrome, e ambienti immersivi in cui elementi eterogenei e frammenti di realtà entrano in relazione.

L’attenzione dell’artista, sempre più rivolta agli ambienti e alla gestione dello spazio in relazione alla messa in scena espositiva, incontra in questa occasione i volumi della Polveriera Superiore, architettura bellica di fine Cinquecento dalla forma rigorosa, oggi parte dell’Orto Botanico di Bergamo. L’installazione costituisce un adattamento site-specific del progetto Dry Days, Tropical Nights presentato nel 2023 presso la storica torre di Largo Treves a Milano. Composta da diversi elementi scultorei luminosi, l’opera – prodotta da glo™ for art – costituisce una riflessione sul paesaggio e la sua costante trasformazione nel tempo.

L’installazione è accompagnata da un intervento sonoro progettato appositamente dal DJ e produttore uruguaiano Lechuga Zafiro, la cui sperimentazione musicale fonde l’essenza esplorativa della club culture con la poetica del sound design, esprimendo le sfumature della cultura musicale latinoamericana.

A conclusione del periodo di esposizione, l’installazione entrerà a far parte del patrimonio della GAMeC grazie alla donazione dell’artista.