Katia Bassanini | Fiorenza Bassetti | Angela Marzullo | KimBo, Carlotta Storelli
a cura di Larissa Foletta
Vernissage 13.12.2019 dalle ore 18
con performance di Angela Marzullo e Carlotta Storelli
la rada | via della Morettina 2, Locarno
Questa esposizione, curata dalla giovane ticinese Larissa Foletta, si presenta come punto di arrivo di una ricerca sul movimento femminista in Ticino ed in Svizzera, tramite cinque artiste collegate in vario modo al territorio cantonale. Esse provengono non solo dall’arte contemporanea ma anche dalla musica e dalla danza. Le loro varie posizioni contengono tematiche affini ai movimenti femministi: dall’utilizzare il proprio corpo come tavolozza e fulcro dell’immagine, al riconsiderare i rapporti di genere; ampio spazio è lasciato alla (ri)scoperta dell’io.
Il titolo della mostra nasce da una casualità: la data di apertura coincide con la festa di Santa Lucia, santa siracusana rilevante nella tradizione cristiana. Martire – sovente raffigurata con un piattino contenente i suoi occhi, spesso assieme a una palma – la sua immagine colpisce. La storia particolare di questa santa introduce alle situazioni sia presenti che future connesse all’esperienza delle artiste presentate nella mostra. Il fil rouge che lega le cinque artiste esposte è un’appartenenza, a volte più diretta che in altri casi, all’italofonia in Svizzera ed a tematiche sollevate all’interno dei lavori che vanno a trattare ed esplorare il ruolo e la condizione femminile ed il rapporto fra i generi. Il tema della mostra, nato da un interesse personale della curatrice, vuole esplorare le ripercussioni ed influenze di un movimento femminista e femminile di liberazione della donna durante il ventesimo secolo, per andare a scoprire lavori di artiste contemporanee attive in vari ambiti artistici, dalla pittura alla danza, passando per la musica. In particolare si tratta di cinque artiste: Katia Bassanini (arti visive), Fiorenza Bassetti (arti visive), Angela Marzullo (arti visive), Carlotta Storelli (danza) e KimBo (musica).
La mostra non intende imporre la definizione di un canone di artiste femministe sul territorio, bensì l’obiettivo è avvicinare loro anche altri artisti/artiste che sviluppano questi temi nel loro lavoro, o a loro interessati.
È stata una scelta curatoriale assemblare queste cinque artiste, poiché nel loro lavoro si ripresentano temi, reinterpretati e modellati, al centro dei movimenti femministi dell’epoca. Importante per la mostra è illustrare come rivendicazioni ed interrogazioni di allora influenzino il discorso femminista attuale. In che modo ciò si ripresenta nella produzione artistica locale?
Le artiste partecipanti
Katia Bassanini, seppur non definendosi femminista, ha creato diversi lavori che possono essere letti in una chiave femminista, anche qui esposti. Scomparsa prematuramente dieci anni fa, ha lasciato opere che in modo evidente appaiono tra le più rilevanti nella produzione da parte di artisti ticinesi contemporanei, perché pienamente inserite nel dibattito artistico internazionale dei suoi anni.
Fiorenza Bassetti ha sviluppato nell’arco della sua carriera tematiche vicine al femminismo, con una continua ricerca ed esplorazione della sua persona, giocando anche sui differenti sensi di una medesima parola. Per la mostra ha sviluppato, tra l’altro, due grandi sculture inedite.
Angela Marzullo ha produzioni esplicitamente femministe e tra i motivi d’interesse della sua opera c’è anche la presenza di pratiche esplorate dal femminismo italiano, come l’autocoscienza.
Carlotta Storelli dal canto suo ha da sempre lavorato con il corpo; tramite il suo utilizzo riesce ad esplorare racconti e percezioni. Un lavoro che si ricollega perfettamente alle richieste e ai bisogni delle femministe, sia degli anni ’70, che contemporanee. Proporrà alla rada una performance inedita.
KimBo (Kim Bollag), rapper, con le sue parole e testi va a toccare direttamente problematiche sensibili alle donne. Attiva anche a livello politico-sociale, è un’attivista sul palco quanto fuori. In mostra fra le altre cose il videoclip creato per lo sciopero delle donne.
Carlotta Storelli e KimBo condurranno ognuna un workshop, dove si avrà la possibilità di entrare in contatto con il proprio corpo ed esprimersi attraverso la musica (Atelier di danza, Carlotta Storelli: 14 dicembre 2019; Atelier di composizione, KimBo: data provvisoria 11 gennaio 2020).
L’esposizione si aprirà appunto il 13 dicembre alle 18 con due performance di Angela Marzullo e Carlotta Storelli, a ingresso libero come la mostra che perdurerà fino a sabato 11 gennaio 2020, visibile dal giovedì al sabato, dalle ore 14 alle 19, tutte le settimane.
Informazioni sui workshop e sulle visite fuori orario possono essere richieste a riccardo.lisi@larada.ch e ai numeri 076 4391866 e +39 320 4866373.